Opera Didattica
Propedeutica musicale
Possedere un titolo per l’insegnamento di Propedeutica Musicale, quando si abbandonano trattati e metodi “istituzionali” e ci si trova davanti ai bambini, non è che l’inizio di una “crisi” professionale per trovare il percorso più adeguato a comunicare e ricercare le strategie di un cammino che ha come finalità ultima lo sviluppo della passione per la Musica.
Quali bambini
I bambini, vista la fascia d’età (4 – 10 anni ) arrivano al Laboratorio di Propedeutica per una scelta genitoriale e solo da quel momento inizia il vero percorso non per insegnare musica nei suoi molteplici aspetti ma per offrire le opportunità di soddisfare l’emotività personale di ciascuno attraverso una metodologia del “fare“ che è immediata e di facile fruizione.
L’immediatezza e la facilità non devono trarre in inganno in quanto non sono sinonimi di superficialità e pochezza ma, ricerca continua, approfondita e costante per avvicinare il bambino alla musica proprio favorendo soddisfacimento emozionale e il raggiungimento del piacere attraverso l’azione e la verifica che quanto fatto è piacevole e divertente per se stessi e per chi ascolta.
I bambini che si avvicinano alla propedeutica musicale sono di fronte a qualcosa di sconosciuto, non necessariamente esprimono peculiarità musicali particolari nè tanto meno hanno idea del cammino e delle finalità intermedie e conclusive del loro percorso.
Sono fortemente convinto che offrire delle gratificazioni sia il sistema migliore per incentivare la prosecuzione di un cammino.
Le “caramelle“ che ogni bambino deve ottenere sono la percezione che ogni cosa fatta sia parte integrante e fondamentale di un insieme che è il gruppo.
Ogni singolo alunno è tassello fondamentale per un obbiettivo comune e ciascuno deve raggiungere la consapevolezza dell’importanza della sua partecipazione.
I bambini che si avvicinano alla propedeutica musicale sono di fronte a qualcosa di sconosciuto, non necessariamente esprimono peculiarità musicali particolari nè tanto meno hanno idea del cammino e delle finalità intermedie e conclusive del loro percorso.
Sono fortemente convinto che offrire delle gratificazioni sia il sistema migliore per incentivare la prosecuzione di un cammino.
Le “caramelle“ che ogni bambino deve ottenere sono la percezione che ogni cosa fatta sia parte integrante e fondamentale di un insieme che è il gruppo.
Ogni singolo alunno è tassello fondamentale per un obbiettivo comune e ciascuno deve raggiungere la consapevolezza dell’importanza della sua partecipazione.
Come?
“Non si gioca a far musica, ma si fa musica giocando”
L’ambiente, l’atmosfera sono fondamentali per creare un rapporto di fiducia reciproca e alla fine ogni momento si rivelerà fondamentale per l’acquisizione di competenze che, passate attraverso un percorso ludico, si tradurranno, quasi senza rendersene conto in conoscenze basilari per un approccio alla musica.
In questo modo i bambini rifuggono dalla noia e dalla ripetitività affrontando le proposte con quella partecipazione attiva che solitamente li caratterizza quando imparano un gioco nuovo.
Elemento fondamentale delle proposte deve essere la serietà e la solidità in quanto niente è più facilmente intuibile dai bambini quanto l’approssimazione e la mancanza di “spessore”.
Non mi ritengo certamente inventore di un metodo ma, docente attento a veicolare contenuti e conoscenze fondanti su criteri e metodologie importanti.
Voglio mediare l’attuale contemporaneo mondo sonoro dei bambini e la cultura musicale, poco fruibile perché talvolta lontana per contenuti e modalità.
Quali Proposte?
Le proposte non sono uno scimmiottamento del mondo degli adulti (vedi: prodotti mediatici, spot, sigle dei cartoni ecc.). Il bambino non ha il compito di ”imitare“ ma di crescere e il lavoro deve essere mirato all’età e alle potenzialità di ciascuno.
Il repertorio che viene creato su misura, e non a tavolino, è frutto di trent’anni di attento ascolto e convivenza giornaliera con i bambini.
Anche il più semplice brano musicale è costruito ed elaborato su un criterio verticale: alla melodia si associa un basso, una contro-melodia, o un accompagnamento e quasi sempre anche un supporto ritmico, magari a incastro.
E’ bene, che già dalle prime esperienze, i bambini prendano consapevolezza della struttura verticale presente in qualunque brano musicale, sviluppando così anche un orecchio armonico (in una casa, non esiste solo il tetto ma fondamenta, pareti, finestre e magari anche qualche abbellimento).
Ecco un esempio di partitura scritta per strumentario Orff
Scarica partitura completa
Il repertorio che viene creato su misura, e non a tavolino, è frutto di trent’anni di attento ascolto e convivenza giornaliera con i bambini.
Anche il più semplice brano musicale è costruito ed elaborato su un criterio verticale: alla melodia si associa un basso, una contro-melodia, o un accompagnamento e quasi sempre anche un supporto ritmico, magari a incastro.
E’ bene, che già dalle prime esperienze, i bambini prendano consapevolezza della struttura verticale presente in qualunque brano musicale, sviluppando così anche un orecchio armonico (in una casa, non esiste solo il tetto ma fondamenta, pareti, finestre e magari anche qualche abbellimento).
Ecco un esempio di partitura scritta per strumentario Orff
Scarica partitura completa
Lo strumentario
Ritengo che lo strumentario didattico Orff sia stato senza dubbio una delle più brillanti invenzioni nel campo propedeutico musicale, e che, partendo da ciò, sia importante guardare avanti e cercare quanto manca nel panorama strumentale didattico come ad esempio gli strumenti ad arco e a pizzico di facile fruizione.
Ho voluto integrare al tradizionale strumentario Orff una nuova famiglia di strumenti composta da: Salteri, Bassotti e Arpe appositamente costruiti da amici liutai e poter aggiungere alle percussioni determinate e indeterminate anche quelli ad arco e a pizzico.
Nel 2012 sono entrati a completare il patrimonio strumentale anche gli Etnici, i
Tubofoni e gli inusuali. Dal punto di vista educativo e creativo è stato molto interessante inserire strumenti ricavati da riciclo o deputati ad altre funzioni.
Vai allo strumentario completo
Ho voluto integrare al tradizionale strumentario Orff una nuova famiglia di strumenti composta da: Salteri, Bassotti e Arpe appositamente costruiti da amici liutai e poter aggiungere alle percussioni determinate e indeterminate anche quelli ad arco e a pizzico.
Nel 2012 sono entrati a completare il patrimonio strumentale anche gli Etnici, i
Tubofoni e gli inusuali. Dal punto di vista educativo e creativo è stato molto interessante inserire strumenti ricavati da riciclo o deputati ad altre funzioni.
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Interdisciplinarietà
In questo percorso, fondamentale è il momento dell’educazione vocale in quanto inscindibile dal percorso dell’educazione musicale.
Quando affermo “momento” intendo proprio l’importanza di integrare in ogni singola lezione uno spazio dedicato al canto, al ritmo, al movimento corporeo e alla musica d’assieme.
Quando affermo “momento” intendo proprio l’importanza di integrare in ogni singola lezione uno spazio dedicato al canto, al ritmo, al movimento corporeo e alla musica d’assieme.
Conclusioni
Lo scopo principale del mio lavoro è avvicinare il maggior numero di bambini al mondo e al linguaggio della musica.
Tutti i bambini hanno però bisogno di attività idonee per iniziare un percorso di avvicinamento che li porti, attraverso un coinvolgimento emozionale, al piacere e al bello del “Far Musica”. La più grande soddisfazione per un propedeuta musicale è vedere che, attraverso un lavoro mirato si possono educare e correggere tutte quelle carenze presenti in molti bambini riassumibili in: scarsa intonazione, incapacità di seguire una pulsazione, scorretto uso della voce, mancanza del senso ritmico, problemi nella sincronizzazione dei movimenti del corpo e molti altri ancora ma, comunque tutti prerequisiti fondamentali per una sana educazione musicale. Grazie a questa attività educativa i bambini sono in grado di ascoltare, memorizzare e riprodurre melodie, accompagnamenti e bassi continui, partecipando attivamente alla magia della musica d’assieme.
Consapevole che il miglior approccio alla musica sia quello Ludico-Manipolativo, in questi quasi 40 anni di attività ho cercato di percorrere tutti i canali possibili per consolidare tale convincimento.
Tutti i bambini hanno però bisogno di attività idonee per iniziare un percorso di avvicinamento che li porti, attraverso un coinvolgimento emozionale, al piacere e al bello del “Far Musica”. La più grande soddisfazione per un propedeuta musicale è vedere che, attraverso un lavoro mirato si possono educare e correggere tutte quelle carenze presenti in molti bambini riassumibili in: scarsa intonazione, incapacità di seguire una pulsazione, scorretto uso della voce, mancanza del senso ritmico, problemi nella sincronizzazione dei movimenti del corpo e molti altri ancora ma, comunque tutti prerequisiti fondamentali per una sana educazione musicale. Grazie a questa attività educativa i bambini sono in grado di ascoltare, memorizzare e riprodurre melodie, accompagnamenti e bassi continui, partecipando attivamente alla magia della musica d’assieme.
Consapevole che il miglior approccio alla musica sia quello Ludico-Manipolativo, in questi quasi 40 anni di attività ho cercato di percorrere tutti i canali possibili per consolidare tale convincimento.
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